1. abstract Con atto di citazione, premesso di aver incaricato la ditta individuale L.L. per l'esecuzione sull'immobile di sua proprietà di lavori edilizi di restauro/risanamento conservativo/adeguamento igienico funzionale nonché realizzazione di nuova unità immobiliare, lamentando vizi costruttivi ed esecutivi e l'abbandono del cantiere senza il completamento dell'opera, M.A. evocava in giudizio la ditta individuale L.L. per ottenere: (a) in via principale, la dichiarazione di risoluzione del contratto di appalto per grave inadempimento dell'appaltatore ex art. 1453 Cc; la condanna alla restituzione della somma di euro 14.579,41 corrispondente all'importo versato a titolo di primo acconto nel febbraio 2007 e la condanna al versamento a titolo di risarcimento dei danni subiti della somma di euro 10.924,42, corrispondente al costo sopportato per la eliminazione dei vizi costruttivi ed esecutivi; (b) in via subordinata, la risoluzione del contratto per la presenza di vizi tali da rendere l'opera realizzata inadatta alla sua destinazione ex art. 1668 Cc; la condanna alla restituzione della somma di euro 14.579,41 corrispondente all'importo versato a titolo di primo acconto nel febbraio 2007 e la condanna al versamento a titolo di risarcimento dei danni subiti della somma di euro 10.924,42, corrispondente al costo sopportato per la eliminazione dei vizi costruttivi ed esecutivi; (c) in via di estremo subordine, la riduzione ex art. 1668 cc del compenso spettante all'appaltatore nella misura di € 10.924,42, corrispondente al costo sopportato per la eliminazione dei vizi costruttivi ed esecutivi; condanna alla restituzione della somma di euro 3.654,99 pari alla differenza tra il residuo valore delle opere e quanto già versato; condanna al risarcimento del danno secondo equità e giustizia.
1.1) Nella contumacia di L.L., espletata la prova orale (interpello del convenuto L.L. che, pur ritualmente citato e convocato, non...
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