Con ricorso al Tribunale di Milano, quale Giudice del Lavoro, depositato in data 14/11/2016 il ricorrente H.B. premetteva di essere stato assunto da P.P. s.r.l. il 05/09/2013 con contratto di lavoro subordinato, inquadramento 5 livello part time 15 ore settimanali, sottoscrivendo in data 20/06/2014 verbale di conciliazione in sede sindacale nel quale rinunciava ad ogni pretesa nei confronti del datore a fronte del riconoscimento del livello 5 S, mai di fatto riconosciuto, di essere transitato nei primi mesi del 2016 alle dipendenze di O.D., cessionaria del contratto di lavoro, con part time al 62,50% ed inquadramento 5 livello c.c.n.l. applicato, di aver lavorato almeno 8 ore giornaliere, di essere stato licenziato per giustificato motivo oggettivo il 09/06/2016. Deduceva l'illegittimità del licenziamento intimato per insussistenza del motivo addotto, violazione obbligo di repechage e dei criteri di scelta, con applicazione delle conseguenze di cui all'art. 8 L. n. 604 del 1966 o, in subordine, del D.Lgs. n. 23 del 2015, ed il diritto al pagamento delle differenze retributive, trattandosi di rapporto di lavoro a tempo pieno con superiore inquadramento 5 livello S, nonché il diritto al risarcimento del danno quale controvalore del motorino Piaggio, acquistato dal ricorrente esclusivamente in ragione della necessità dell'utilizzo dello stesso a fini lavorativi.

Il ricorso proposto da H.B. nei confronti di O.D. s.r.l. appare fondato e meritevole di accoglimento nella misura di seguito indicata ed in virtù delle motivazioni enunciate.

Fondato appare il diritto al riconoscimento del superiore inquadramento (5 livello S in luogo del 5 livello) con decorrenza dal 01/09/2014, in relazione alle previsioni del c.c.n.l. applicabile, che prevede l'automatico passaggio dal 5 al 5 livello S per i fattorini titolari di giro con anzianità di servizio di almeno un anno, e del verbale di...