[1] La Costituzione è stata pubblicata nella G.U. 27 dicembre 1947, n. 298, edizione straordinaria.
[2] E' stato approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera, il testo di legge costituzionale recante: «Modifica all'articolo 58 della Costituzione, in materia di elettorato per l'elezione del Senato della Repubblica», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 166 del 13 luglio 2021.
Precedentemente è stato approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera, il testo di legge costituzionale, recante « Modifiche agli articoli 56,57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari », pubblicato in G.U. 12 ottobre 2019, n. 240. Ai sensi dell'art. 138 Cost. era stato indetto per il 29 marzo 2020 referendum popolare confermativo con d.P.R. 20 gennaio 2020 (G.U. 29 gennaio 2020, n. 23), ma successivamente il d.P.R. 5 marzo 2020 (G.U. 6 marzo 2020, n. 57) ha disposto la revoca del suddetto d.P.R. 28 gennaio 2020. Infine, l'art. 81 d.l. 17 marzo 2020, n. 18, conv., con modif., in l. 24 aprile 2020, n. 27, ha previsto che: « 1. In considerazione dello stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, dichiarato con la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1° febbraio 2020, in deroga a quanto previsto dall'articolo 15, primo comma, della legge 25 maggio 1970, n. 352, il termine entro il quale è indetto il referendum confermativo del testo legge costituzionale, recante: “Modifiche agli articoli 56,57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 240 del 12 ottobre 2019, è fissato in duecentoquaranta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza che lo ha ammesso ». Da ultimo, con il d.P.R. 17 luglio 2020 (G.U. 18 luglio 2020, n. 180), è stato indetto il referendum popolare confermativo relativo all'approvazione del suddetto testo della legge costituzionale per il 20 e 21 settembre 2020. V. anche l'art. 16 d.l. 16 luglio 2020, n. 76, conv., con modif., in l. 11 settembre 2020, n. 120, in relazione all'esercizio del diritto di voto degli italiani all'estero nel predetto referendum confermativo.
Era stato approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera, un testo di legge costituzionale, recante « Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione », pubblicato in G.U. 15 aprile 2016, n. 88. A seguito del referendum popolare confermativo, tenutosi il 4 dicembre 2016, il Ministero della giustizia, con Comunicato pubblicato in G.U. 7 febbraio 2017, n. 31, ha reso noto che il risultato della votazione « non è stato favorevole all'approvazione del testo della citata legge costituzionale ».
Precedentemente era stato approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera, un testo di legge costituzionale, recante « Modifiche alla Parte II della Costituzione », pubblicato in G.U. 18 novembre 2005, n. 269. A seguito del referendum popolare confermativo, tenutosi il 25-26 giugno 2006, la Presidenza del Consiglio dei ministri, con Comunicato pubblicato in G.U. 25 luglio 2006, n. 171, ha reso noto che il risultato della votazione « non è stato favorevole all'approvazione del testo della citata legge costituzionale ».
ARTICOLO N.35
[I] La Repubblica tutela il lavoro
in tutte le sue forme ed applicazioni.
[II] Cura la formazione e l'elevazione
professionale dei lavoratori.
[III] Promuove e favorisce gli
accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare
i diritti del lavoro.
[IV] Riconosce la libertà di emigrazione,
salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela
il lavoro italiano all'estero.
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