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Titolo:
La previa affissione del codice disciplinare è irrilevante se la sanzione riguarda un comportamento del dipendente pubblico contrario al “minimo etico”
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  • Sommario

  • Il caso

    M. R. M., dipendente del comune di C. ricorreva in Appello avverso la sentenza del Tribunale che lo aveva visto soccombente. Il lavoratore aveva agito in giudizio chiedendo l'accertamento della illegittimità del licenziamento disciplinare irrogatogli all'esito di un procedimento disciplinare – portato avanti pur in pendenza di procedimento penale – per la gravità dei fatti contestati.

    La Corte di appello rigettava il ricorso, ritenendo irrilevante la questione relativa alla mancata affissione del codice disciplinare presso l'ufficio di applicazione del dipendente in ragione del fatto che la natura dell'addebito mossogli oltrepassava i limiti del cd. minimo etico.

    La Corte territoriale, poi, riteneva che la mancata comunicazione al dipendente della notizia del fatto contestato in concomitanza con la trasmissione della stessa all'ufficio per i procedimenti disciplinari, non facesse venire meno il potere disciplinare dell'amministrazione, stante la natura non perentoria di tale termine, previsto all'art. 55-bis, comma3, d.lgs. n. 165 del 2001 (ratione temporis vigente). Parimenti non rilevante era ritenuto il fatto che tra la contestazione dell'addebito disciplinare e l'audizione del dipendente interessato fosse trascorso un intervallo temporale inferiore ai venti giorni previsti dal medesimo art. 55-bis...

 

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