Zetema Progetto Cultura s.r.l. - società interamente partecipata da Roma Capitale - ha indetto una procedura ad evidenza pubblica per l'affidamento in concessione del servizio di ristoro da condursi all'interno della Limonaia, struttura facente parte del complesso di Villa Torlonia a Roma.
Alla selezione hanno partecipato i seguenti operatori economici: la La Limonaia s.r.l., la Palazzo Ca. s.r.l., la Bar (omissis) s.r.l., la Retail Food s.r.l. e la Food Service s.r.l.
Quest'ultima, all'esito delle operazioni di gara, è risultata aggiudicataria.
La società La Limonaia, quinta classificata, ha ritenuto il provvedimento di aggiudicazione illegittimo per cui lo ha impugnato davanti al TAR Lazio - Roma, il quale con sentenza 23/10/2015, n. 12133, ha respinto il ricorso.
Avverso la sentenza ha proposto appello la società La Limonaia.
Per resistere al ricorso si sono costituite in giudizio la Zetema Progetto Cultura, Roma Capitale e la Food Service.
Successivamente tutte le parti, con apposite memorie, hanno ulteriormente illustrato le rispettive tesi difensive.
Con due ordinanze collegiali la 5/5/2016, n. 1814 e la 8/8/2016, n. 3546, la Sezione ha disposto incombenti istruttorii.
A seguito dell'intervenuta esecuzione dell'incombente tutte le parti, ad eccezione di Roma Capitale, hanno prodotto nuovi scritti difensivi.
Alla pubblica udienza del 13/7/2017, la causa è definitivamente passata in decisione.
Col primo motivo di gravame l'appellante lamenta che il TAR avrebbe errato a respingere la censura con cui era stato dedotto che tutte le concorrenti che la precedono in graduatoria avrebbero dovuto essere escluse dalla gara a causa dell'omessa indicazione degli oneri di sicurezza aziendale in sede di offerta.
La doglianza è infondata.
In primo luogo occorre osservare che, come correttamente rilevato...
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