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Titolo:
La Corte costituzionale e i referendum sull'articolo 18, i voucher e la responsabilità negli appalti
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  • Sommario

    Sommario: 1. L'inammissibilità del referendum sull'articolo 18. – 2. Il carattere propositivo-manipolativo del quesito. – 3. Una distinzione difficile: abrogazione parziale e intervento manipolativo. – 4. La non omogeneità del quesito. – 5. I quesiti dichiarati ammissibili: i voucher. – 6. Il quesito sugli appalti. – 7. L'abrogazione per decreto della normativa oggetto del referendum.

  • 1. La sentenza della Corte costituzionale 27 gennaio 2017, n. 26, che ha dichiarato inammissibile il referendum sull'art. 18 Stat. lav., ha evitato un confronto referendario che sarebbe stato sicuramente conflittuale. Il referendum avrebbe riaperto un tema antico, e a mio avviso inattuale, ma tuttora in grado di alimentare tensioni sociali. Il dibattito precedente la decisione della Corte infatti aveva riprodotto gli argomenti fortemente contrapposti e i toni accesi che hanno caratterizzato per anni le polemiche sociali e dottrinali su questa norma. Esse si erano acuite dopo la nuova disciplina del Jobs Act (d.lgs. n. 23/2015), limitativa delle possibilità di reintegrazione a seguito di licenziamenti illegittimi, disciplina che ha costituito lo stimolo diretto per la proposta di referendum, in particolare da parte della Cgil.

    È significativo che la decisone della Corte, nel suo dispositivo e nelle sue motivazioni, non abbia dato adito a polemiche da parte dei commentatori né a particolari reazioni politiche. Il che ha contribuito a ridurre il rischio che si riaprissero contrapposizioni di cui non c'è bisogno, in un momento già così percorso da tensioni sociali e da pericoli economici.

    I due quesiti dichiarati ammissibili dalla Corte riguardanti la disciplina dei voucher e la responsabilità solidale in materia di appalti sono apparsi subito di impatto sociale meno grave del quesito sull'art. 18, ma non sono da sottovalutare. In particolare quello sui voucher, che infatti ha riaperto un aspro dibattito per la riforma o per il superamento dell'istituto, come si vedrà più avanti.

    2. Nel merito la dichiarazione di inammissibilità del referendum sull'art. 18 è fondata dalla Corte su due ordini di motivazioni, ben illustrate dalla Avvocatura dello Stato.

    Anzitutto la Corte rileva che il quesito ha carattere propositivo...

 

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