Il caso. La Corte di Appello di Firenze, riformando la pronuncia di primo grado, negava l'indennizzabilità di un infortunio occorso ad un coltivatore diretto mentre era alla guida di un trattore agricolo, nonostante esso fosse formalmente in un periodo di astensione dal lavoro a causa di un precedente infortunio. Ad avviso dei Giudici di merito infatti, trovandosi il lavoratore in un periodo di inabilità, mancava «l'occasione di lavoro», configurandosi al contrario un'ipotesi di rischio elettivo che escludeva l'operatività della tutela assicurativa. Contro tale sentenza il lavoratore ricorreva alla Corte di Cassazione, articolando un unico motivo.

Quotidiano del 21 luglio 2017

La tutela opera anche se il lavoratore si pone in una situazione di pericolo. In particolare, ad avviso del ricorrente, la Corte di merito si sarebbe erroneamente discostata dalla nozione di rischio elettivo, che riguarda solo quelle situazioni che generino rischi diversi da quelli inerenti l'attività lavorativa. Motivo che viene condiviso dalla Cassazione la quale, affermando il principio esposto in massima, accoglie il ricorso. Ad avviso della Corte, infatti, il ragionamento seguito dai Giudici di merito porterebbe la conseguenza di escludere l'«occasione di lavoro» ogni qual volta l'assicurato, violando una regola precauzionale, si ponga in una situazione di pericolo. Affermazione che porterebbe al paradosso per cui ogni infortunio derivante da un rischio che il lavoratore avrebbe dovuto evitare rimarrebbe priva di tutela.

La colpa del lavoratore rileva solo per escludere la responsabilità del datore di lavoro. Prosegue la Cassazione affermando che il T.U. del 1965 individua, come ambito di operatività dell'assicurazione, l'«occasione di lavoro», non attribuendo quindi alcuna rilevanza alla colpa del...