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Titolo:

ADDENDA SULLA DEROGABILITÀ DELL'ASTENSIONE DAL LAVORO FESTIVO

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  • Sommario

    Sommario: 1. Sintesi del tema. — 2. (In)esigibilità del lavoro festivo e volontà del lavoratore. — 2.1. Quando il consenso non c'è: ammissibilità dell'eccezione di inadempimento. — 2.2. Quando il consenso c'è: i limiti alla (in)derogabilità del diritto di astenersi dal lavoro festivo.

  • 1. La pronuncia di merito commentata fa istruttiva applicazione del principio di diritto espresso dalla Cassazione con la sentenza del 7 agosto 2015, n. 16592  (1), richiamando in più parti anche le argomentazioni a sostegno della decisione di legittimità, e si lascia apprezzare per aver condotto a conclusione il discorso sui limiti alla derogabilità con accordo individuale del diritto di astenersi dalla prestazione di lavoro in coincidenza con le festività civili e religiose, configurabile sotto il profilo della fattispecie quale legittima eccezione di inadempimento.

    Sintetizzando e riprendendo la tematica oggetto delle pronunce del Supremo Collegio  (2) e del giudice di Rovereto, l'ordinamento giuridico italiano afferma il diritto soggettivo perfetto del dipendente di astenersi dalla prestazione lavorativa nei giorni festivi — siano essi infrasettimanali ovvero occasionalmente coincidenti con la domenica (ma non il diritto di rifiutarsi di lavorare di domenica) — senza che l'autonomia collettiva possa intervenire ad introdurre disposizioni pattizie che derogano a tale prerogativa (3), lasciata invece nella sola disponibilità del solo titolare, che può rinunciarvi col consenso della controparte datoriale.

    2. Nella fattispecie scrutinata dal magistrato del lavoro, alcune lavoratrici avevano convenuto in giudizio una società facente parte di una grande catena di supermercati per ottenere la...

 

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