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Estremi:
Corte appello Torino, 2022,
  • Fatto

    FATTI DI CAUSA

    M. N. ha chiamato in giudizio l'INAIL davanti al Tribunale di Aosta affermando la natura professionale del neurinoma del nervo acustico (VIII nervo cranico sinistro) dal quale è affetto, in quanto contratto a causa dell'uso abnorme di telefoni cellulari nel periodo 1995/2008, durante il quale aveva lavorato presso l'acciaieria Cogne di Aosta; ha chiesto, pertanto, la condanna dell'Istituto a corrispondergli la prestazione dovuta per legge, commisurata ad una percentuale di invalidità pari almeno al 65%.

    Costituendosi in giudizio, l'INAIL ha contestato il fondamento della domanda, chiedendone il rigetto.

    Istruita la causa mediante escussione di testimoni e con due CTU medico-legali, entrambe sul nesso causale (la prima affidata alla dott.ssa P. P., Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni, poi ritenuta insoddisfacente dal primo Giudice, e la seconda affidata alla dott.ssa Carolina Marino, Specialista in Medicina Legale, coadiuvata dall'ausiliario dott. A. D'E., Specialista in Medicina del Lavoro), con sentenza n. 25/2020, pubblicata il 4.7.2020, il Tribunale, in parziale accoglimento del ricorso, ha condannato l'INAIL a corrispondere al ricorrente la prestazione spettante con riferimento alla percentuale di invalidità del 53%.

    Propone appello l'INAIL; resiste l'appellato.

    Disposta una nuova CTU medico-legale (affidata al prof. R. A., Specialista in Otorinolaringoiatria, Audiologia e Foniatria, e Professore Ordinario in Otorinolaringoiatria presso l'Università degli Studi di Torino), all'udienza del 5.10.2022 la causa è stata discussa oralmente e decisa come da dispositivo.

  • Diritto

    RAGIONI DELLA DECISIONE

    Il Tribunale ha accolto il ricorso, sia pure con una riduzione della percentuale di invalidità rispetto a quella oggetto della domanda, sulla base delle seguenti considerazioni:

    - l'istruttoria orale espletata ha permesso di appurare che il sig. N., a causa della sua attività lavorativa di capo zona area 1 dell'acciaieria Cogne di Aosta e, comunque, di responsabile coordinatore dell'area, ha utilizzato in maniera massiccia telefoni cellulari nel periodo 1995/2008, per almeno tre ore al giorno durante l'orario di lavoro, e per un'ulteriore ora al giorno al di fuori dell'orario di lavoro per una sorta di reperibilità;

    - a causa di un grave trauma acustico subito nel 1987 con conseguente completa perdita dell'udito dall'orecchio destro, il sig. N. utilizzava il telefono cellulare esclusivamente all'orecchio sinistro, e la patologia è insorta proprio nella parte sinistra del cranio del ricorrente;

    - nessuno strumento era stato fornito al lavoratore per attenuare la sua esposizione alle radiofrequenze (ad es., cuffie auricolari) ed i primi telefoni cellulari (per almeno 5 anni, dal 1995 al 2000), utilizzavano la tecnologia Etacs;

    - nel caso in esame vi è, quindi, la associazione tra un tumore raro (colpisce 1 persona su 100.000) ed una esposizione altrettanto rara come l'utilizzo massivo dal 1995 di telefonia cellulare ad elevate emissioni: se ne può, quindi, inferire che la rarità della doppia circostanza depone per una associazione causale;

    - altro dato assai significativo è che l'intervallo tra l'inizio della esposizione (1995) e la comparsa dei primi segni di neoplasia (2009) corrisponde ad una latenza di circa 14 anni, periodo da ritenersi assolutamente congruo con i valori di latenza che si osservano per i tumori di cui trattasi;

    - la...

Correlazioni:

Legislazione Correlata (1)

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