1. Con ricorso depositato in data 29.8.2016, il ricorrente in epigrafe indicato - premesso d'aver prestato attività lavorativa in qualità di docente presso l'I.S.I.S. R. Del Rosso - G. Da Verrazzano nel corso dell'a.s. 2015/2016 e d'aver presentato in data 19.11.2015 comunicazione di fruizione di un congedo parentale per gg. 23 quale genitore del (omissis), nato il (omissis), precisando che l'altro genitore non aveva mai usufruito del detto istituto - rappresentava che la Ragioneria dello Stato aveva operato detrazioni sulla propria busta paga a seguito del decreto datato 1.4.2016, che costituisce all. 3 al ricorso introduttivo. In ragione di quanto sopra, il ricorrente si vedeva decurtare il trattamento economico a titolo di retribuzione e in misura corrispondente le ferie e la tredicesima per il periodo in cui si era avvalso del congedo. Tanto premesso, chiedeva che il Tribunale volesse accertare l'illegittimità dell'operato della P.A. concludendo come in epigrafe puntualmente riportato.

2. L'I.S.I.S. R. Del Rosso — G. Da Verrazzano faceva pervenire memoria datata 7.4.2017 con la quale il Dirigente Scolastico, nel richiamare il parere ARAN espresso con nota 2762/16 del 21.3.2016, ribadiva la legittimità delle operate trattenute.

3. All'odierna udienza, ritenutane la natura documentale, la causa è stata discussa e decisa mediante sentenza di cui è stata data integrale lettura.

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4. La domanda è fondata.

5. L'istituto del congedo parentale è disciplinato dall'art. 32, co. 1, del T.U. delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma del quale:

“1. Per ogni bambino, nei primi suoi dodici anni di vita, ciascun genitore ha diritto di astenersi dal lavoro secondo le modalità stabilite dal presente articolo. I relativi congedi parentali dei genitori non possono...