Massime

Estremi:

Cassazione civile, 2016,

Fonti:

In caso di inosservanza del dovere di sicurezza del datore di lavoro, al casellante è dovuto il risarcimento del danno

Lavoro subordinato (rapporto di) - Tutela delle condizioni di lavoro - Addetti all'esazione del pedaggio stradale - Obbligo di prevenzione ex art. 2087 c.c. - Oggetto - Misure di sicurezza cd. "innominate" - Prova liberatoria a carico del datore di lavoro - Contenuto.

Nel caso di lavoratori addetti all'esazione del pedaggio stradale esposti al rischio di rapina, l'osservanza del generico obbligo di sicurezza di cui all'art. 2087 c.c., impone al datore di lavoro l'adozione delle correlative misure di sicurezza cd. "innominate", sicché incombe...

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(Rigetta, App. Napoli, 17/05/2012)
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Doc. associati:

(C.c. 2087). (l. 20 maggio 1970 n. 300, norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento; l. 5 marzo 1990 n. 46, norme per la sicurezza degli impianti; l. 30 luglio 1990 n. 212, delega al governo per l'attuazione di direttive delle comunità europee in materia di sanità e di protezione dei lavoratori; d.lg. 2 febbraio 2002 n. 25, attuazione della direttiva 98/24/Ce sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro; d.lg. 8 luglio 2003 n. 235, attuazione della direttiva 2001/45/Ce relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l'uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori; d.lg. 12 luglio 2003 n. 233, attuazione della direttiva 1999/92/Ce relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive; d.lg. 19 novembre 2007 n. 257, attuazione della direttiva 2004/40/Ce sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici); l. 3 agosto 2007 n. 123, misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia; d.lg. 9 aprile 2008 n. 81, attuazione dell'art. 1 l. 3 agosto 2007 n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; d.lg. 3 agosto 2009 n. 106, disposizioni integrative e correttive del d.lg. 9 aprile 2008 n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; d.m. 24 gennaio 2011 n. 19, regolamento sulle modalità di applicazione in ambito ferroviario, del decreto 15 luglio 2003 n. 388, ai sensi dell'art. 45 comma 3 d.lg. 9 aprile 2008 n. 81; d.P.R. 14 settembre 2011 n. 177, regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell'art. 6 comma 8 lett..g) d.lg. 9 aprile 2008 n. 81; d.P.C.M. 28 novembre 2011 n. 231, regolamento di attuazione dell'art. 3 comma 2 d.lg. 9 aprile 2008 n. 81, recante "Attuazione dell'art. 1 l. 3 agosto 2007 n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro", relativamente all'individuazione delle particolari esigenze connesse all'espletamento delle attività del Dipartimento della protezione civile, nel conseguimento delle finalità proprie dei servizi di protezione civile; d.l. 12 maggio 2012 n. 57, disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese, conv., con modif., in l. 12 luglio 2012 n. 101; l. 1 ottobre 2012 n. 178, modifiche al d.lg. 9 aprile 2008 n. 81, in materia di sicurezza sul lavoro per la bonifica degli ordigni bellici; d.m. 18 novembre 2014 n. 201, regolamento recante norme per l'applicazione, nell'ambito dell'amministrazione della giustizia, delle disposizioni in materia di sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro). (Dichiarazione d'incostituzionalità: d.lg. 9 aprile 2008 n. 81, 14 comma 1 (in parte), C. cost. 5 novembre 2010 n. 310).