La disciplina legale del rapporto di lavoro intermittente
Il contratto di lavoro intermittente è stato introdotto nel 2003 dalla c.d. Riforma Biagi del mercato del lavoro (d.lgs. n. 276 del 2003).
Uno degli scopi della riforma, infatti, era proprio quello di mettere a disposizione delle imprese delle nuove tipologie di rapporto di lavoro maggiormente rispondenti alle crescenti esigenze di flessibilità nella gestione dei rapporti di lavoro.
Nell'attuale assetto normativo, il contratto di lavoro intermittente è disciplinato dal c.d. Codice dei contratti di lavoro (artt. 13 ss., d.lgs. n. 81 del 2015).
Il contratto di lavoro intermittente è quel contratto, anche a tempo determinato, mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente.
Le caratteristiche fondamentali del lavoro intermittente sono dunque:
A differenza di un rapporto di lavoro subordinato standard, nel quale viene indicata sin da subito la data di inizio della prestazione lavorativa, sottoscrivendo il contratto di lavoro intermittente il lavoratore si mette a disposizione del datore di lavoro per eventuali future chiamate senza che sia previsto, sin dall'inizio, quando e con quale intensità dovrà essere resa la prestazione di lavoro.
Teoricamente, infatti, il lavoratore a chiamata potrebbe non sapere quando sarà chiamato, effettivamente, a...
Caricamento in corso...
Caricamento in corso...