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Estremi:
Tribunale Trento, 2018,
  • Fatto

    MOTIVAZIONE

    le domande proposte dal ricorrente

    Il ricorrente (omissis)

    premesso che:

    ü in data 3.4.2017 ha stipulato con l'ente convenuto (omissis) un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato (termine finale al 31 marzo 2020), con inquadramento nel livello professionale di “tecnologo di 4° livello” CCPL per il personale delle Fondazioni di cui alla legge provinciale 2 agosto 2005, n. 14 e con “ruolo afferente all'Unità Smart Community”, in relazione alla necessità dell'ente datore “di una figura professionale che dovrà occuparsi, nell'ambito del progetto CEDUS, nella gestione di tutte le fasi del ciclo di vita di un progetto: individuazione di nuove opportunità di progetto, scrittura di proposte di progetto e definizione di consorzi, gestione della negoziazione, iniziazione del progetto, gestione e monitoraggio del progetto, chiusura del progetto e rendicontazione” (doc. 1 fasc. ric.);

    ü nel suddetto contratto era inserito un patto di prova della durata di “6 mesi di effettivo servizio”;

    ü con comunicazione del 25.8.2017 (doc. 3 fasc. ric.) l'ente datore è receduto dal contratto “per mancato superamento del periodo di prova

    propone le seguenti domande:

    1)

    domanda di accertamento della nullità del patto di prova (inserito nel contratto di lavoro a tempo determinato stipulato con l'ente convenuto) “in ragione della violazione, quanto alla durata, del r.d.l. n. 1825 del 1924, art. 4”, con conseguente declaratoria di “illegittimità del licenziamento intimato in data 25 agosto 2017 per mancanza di giustificazione ex art. 2119 del codice civile” e con conseguente condanna dell'ente convenuto al “...

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