Con ricorso depositato in data 1° febbraio 2018, ritualmente notificato, la società Risorse idriche S.p.A. ha proposto opposizione avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale di Torino il 30 dicembre 2017 nell'ambito del procedimento iscritto al RGL n. 3277/2017, chiedendo di respingere le domande proposte dall'ing. B. e di dichiarare legittimo il licenziamento intimatogli.

Il convenuto si è costituito in giudizio chiedendo il rigetto del ricorso e la conferma dell'opposta ordinanza.

R.B. ha prestato la propria attività lavorativa alle dipendenze della Risorse Idriche S.p.a. svolgendo mansioni di addetto alla progettazione impianti inquadrato nell'VIII livello ex CCNL Sett. Acqua e Gas dal 1° luglio 1994 al 14 novembre 2016, quando è stato licenziato all'esito di un procedimento disciplinare.

La società ricorrente Risorse Idriche S.p.A. è attiva nell'attività di progettazione di opere di ingegneria destinate al servizio idrico integrato. Nello svolgimento della propria attività istituzionale la Risorse Idriche S.p.A. si avvale dei servizi informatici erogati dalla capogruppo Società Metropolitana Acque Torino S.p.A. (di seguito, per brevità, ‘SMAT'). L'Organismo di Vigilanza ex D.LGS 231/2001 della Risorse Idriche S.p.A. ha incaricato un proprio consulente di svolgere audio periodici volti a verificare il livello di sicurezza dei sistemi informatici aziendali onde prevenire la commissione dei reati informatici di cui all'art. 24-bis D.LGS 231/2001. Nell'ambito dello svolgimento di tale attività , il consulente incaricato procedeva, nel giugno 2016, ad analizzare i file di log della struttura informatica di SMAT (trattasi dei file nei quali sono registrati i dati identificativi di tutte le operazioni che gli utenti del sistema compiono durante la sessione di lavoro) “relativi a posta elettronica, antivirus, proxy navigazione e...