1. Le principali questioni giuridiche. — La questione controversa riguarda la vicenda del socio lavoratore di cooperativa al contempo escluso dalla stessa e licenziato per giusta causa in ragione della contestata aggressione a un superiore gerarchico.

Nel caso di specie, la Corte d'appello aveva sostenuto che al cospetto di due atti estintivi — di esclusione e di licenziamento — poteva essere impugnato anche soltanto il secondo, senza necessità di impugnare il primo; a tale provvedimento la cooperativa risponde con ricorso al giudice di legittimità.

La pronuncia delle Sezioni Unite della Cassazione civile del 20 novembre 2017 n. 27436 interviene dopo che con due ordinanze gemelle era stata chiesta la risoluzione di diverse questioni giuridiche relative al rapporto tra licenziamento e delibera di esclusione del socio lavoratore  (1). Come si legge nelle ordinanze nn. 13030 e 13031 del 24 maggio 2017 i «contrasti esistenti» in materia hanno reso necessaria la «ricostruzione dei meccanismi estintivi del rapporto e delle tutele applicabili». Le incertezze e i contrasti giurisprudenziali sorgono, specialmente, in presenza di un atto di esclusione accompagnato o meno da uno di licenziamento mentre non si pongono problemi nel caso del solo licenziamento.

È significativo richiamare le principali questioni giuridiche sollevate perché funzionale a definire i confini dell'intervento della pronuncia delle Sezioni unite. In primo luogo, seguendo il testo dell'ordinanza interlocutoria n.13030 del 2017, è risultato da chiarire se in presenza della sola impugnazione del licenziamento si determini ex lege l'estinzione del rapporto di lavoro; inoltre, quale valore debba essere assegnato alla...