Nell'ambito di detto giudizio di merito le parti ricorrenti hanno poi chiesto al Tribunale, in via cautelare e urgente ex art. 700 c.p.c., di “sospendere gli effetti delle predette note e, per l'effetto: □ ammettere, in via d'urgenza, la FLP alla contrattazione di sede presso il Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità – Centro per la Giustizia Minorile per la Lombardia; □ ordinare alla medesima amministrazione di ammettere la FLP in via d'urgenza alla predetta contrattazione integrativa e/o di astenersi da ogni atto o comportamento incompatibile con la partecipazione dell'organizzazione sindacale ricorrente alla contrattazione integrativa di sede, via gradata, delibatane la rilevanza e la non manifesta infondatezza, si chiede di sollevare l'incidente di costituzionalità degli artt. 40, comma 3 bis, e 43, comma 5, del D.Lgs. n. 165/2001, nella parte in cui prevedono che la contrattazione integrativa si svolge “tra i soggetti e con le procedure negoziali” previste dal CCNL e che “i soggetti e le procedure della contrattazione integrativa sono disciplinati, in conformità all'articolo 40, comma 3 bis e seguenti, dai contratti collettivi nazionali”, ove interpretate nel senso di consentire al contratto collettivo di comparto di subordinare la partecipazione/ammissione alla contrattazione integrativa di una organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa ex art. 43, D.L.g. n. 165/2001, alla sottoscrizione del CCNL medesimo”.

ARAN, il Ministero della giustizia e Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Centro per la Giustizia Minorile per la Lombardia si sono costituiti in giudizio, eccependo:

l'incompetenza territoriale del Tribunale di Milano, per essere competente il Tribunale di Roma;

l'omessa evocazione in giudizio di litisconsorti necessari, quali le associazioni firmatarie del CCNL di cui parte ricorrente chiedeva dichiarare la...