Letti gli atti e sciogliendo la riserva di cui all'udienza del 20.3.2018 osserva:

Con ricorso ex art. 700 cpc proposto in corso di causa promossa ai sensi dell'art 414 cpc , l'arch. R. S. adiva il giudice del lavoro per vedere accertare e dichiarare illegittimo il trasferimento disposto con ordine di servizio prot. n. 164 del 12.01.2017 presso il Cantiere di Praiano ed in ogni caso sospendere l'efficacia del suddetto provvedimento in attesa del giudizio di merito; ordinare al Consorzio resistente di ripristinare la situazione precedente e, per l'effetto, reintegrare esso ricorrente presso il cantiere di Parapoti, ovvero in subordine presso il cantiere di Scavate Case Rosse o presso la sede legale del Consorzio in Salerno, nelle mansioni e livello di sua appartenenza 7/A come riconosciuto con sentenza n. 34/2009 confermata in appello e passata in giudicato e con sentenza n. 3451/2013 anch'essa passata in giudicato; adottare tutti quei provvedimenti che dovrebbero apparire idonei ad assicurare la tutela della posizione del ricorrente . Deduceva di essere stato assunto nell'ottobre del 2000 e di aver lavorato sino al 2006 in virtù di convenzioni che camuffavano un rapporto di lavoro subordinato e di essere stato destinatario di una missiva datata 02.01.2007 con la quale gli veniva comunicata la scadenza del contratto a progetto con risoluzione del rapporto di lavoro; che con sentenza n. 34/2009 , confermata in appello, veniva dichiarata la illegittimità dei contratti a progetto intercorsi con il Consorzio convenuto e il riconoscimento del proprio diritto ad essere inquadrato nel VII livello del CCNL Igiene ambientale dal 07.02.2003; che con successiva sentenza n. 3774/2011, passata in giudicato, veniva dichiarata l'illegittimità del recesso datoriale e disposta la reintegra nel posto di lavoro precedentemente occupato presso l'impianto di Parapoti dove aveva svolto attività di redazione dei progetti di impianti e bonifica di siti contaminati....