La (omissis), sindacato aderente alla (omissis) rivendica il proprio diritto a costituire r.s.a. negli stabilimenti di (omissis) s.p.a. in applicazione dell'art. 19, co. 1, lett. b), Stat. Lav., così come modificato dalla C. Cost. 231/2013, come organizzazione partecipante alle trattative e firmataria di contratti collettivi applicati nell'unità produttiva, nonché in ragione del fatto che in altra impresa, resasi cessionaria da (omissis) di ramo d'azienda, e precisamente la (omissis) s.p.a., il Tribunale di Torino ha riconosciuto analogo diritto ad essa associazione ricorrente con sent. n. 1648/2015.

avrebbe invece negato la costituzione di r.s.a. ed escluso detta associazione dalle trattative per discutere sulle rivendicazioni da essa sostenute.

Su tali premesse, (omissis) domanda, nelle forme ordinarie, accertarsi il carattere antisindacale del comportamento di (omissis), per avere illegittimamente negato il diritto di essa organizzazione a costituire r.s.a. onde esercitare i diritti del titolo III della I. 300/70, con l'adozione dei provvedimenti opportuni per rimuovere gli effetti di tale condotta, in particolare ordinando alla società datrice di riconoscere le r.s.a. costituite da detto sindacato; con inibitoria, altresì, per eventuali condotte successive dello stesso o analogo tenore e con affissione della emananda sentenza nella bacheca aziendale.

1. — La domanda per la declaratoria dell'antisindacalità del comportamento di (omissis) non appare fondata, non riuscendo condivisibile l'assunto — che ne costituisce il logico presupposto — del diritto di (omissis) a costituire r.s.a. negli stabilimenti di (omissis) della società convenuta.

1.1. – L'art. 19, lett. b), Stat. Lav., come risultante dopo il referendum del 1995, prevede la possibilità di costituire r.s.a. per le OO.SS. dei lavoratori che siano firmatarie di contratti collettivi di lavoro applicati nell'unità...