Con ricorso depositato il 19.06.2017, F.N.S. ha convenuto in giudizio l'Azienda resistente rassegnando le seguenti conclusioni:

• "1. accertare e dichiarare la costituzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato ab origine e/o la nullità della clausola di apposizione del termine al contratto di lavoro a tempo determinato stipulato in data 22.07.2008. o, comunque, dalla data che verrà ritenuta utile;
• 2. conseguentemente condannare l'Azienda S. resistente all'immediato inserimento nei propri ruoli, nei termini di cui innanzi, della sig.ra F.N.S. con la qualifica e le mansioni di cui al contratto con decorrenza 22.07.2008 o, comunque, dalla data che verrà ritenuta utile;
• 3. ordinare la ricostruzione di carriera in favore della ricorrente, con conteggio dell'anzianità di servizio e corresponsione o versamento delle differenze contributive, retributive e assicurative (computo anzianità di servizio, scatti stipendiali, contributi assicurativi);
• 4. in via subordinata, condannare la resistente al risarcimento in favore della ricorrente del danno ex art. 36 D.Lgs. n. 165 del 2001 nella misura di almeno 20 mensilità o nella diversa misura che sarà ritenuta di giustizia (con interessi e rivalutazione);
• 5. condannare la resistente all'integrale refusione delle spese di lite, liquidate come per legge".

A fondamento della pretesa, la parte ha addotto in fatto di essere stata assunta alle dipendenze della resistente, a mezzo di contratti a termine di cui l'ultimo cessato di efficacia il 21.09.2016, ricoprendo la mansione di Collaboratore professionale sanitario-infermiere. Ha rilevato la violazione della normativa disciplinante il contratto a termine, con particolare riferimento alla omessa indicazione delle esigenze temporanee ed eccezionali giustificanti il ricorso al rapporto a tempo determinato.

Con memoria difensiva si è...