1. Prologo: il diritto del lavoro e la norma inderogabile. — L'inderogabilità come asse portante del diritto del lavoro è concetto rigido sul versante applicativo — costituendo il congegno attraverso cui garantire certezza ed intangibilità ad un determinato contenuto normativo — e viceversa è duttile con riferimento al quadro di riferimento, cioè agli interessi sottesi che di volta in volta ne giustificano il ricorso. Questo aspetto di contesto ha consentito alla inderogabilità di rimanere un istituto evergreen per il giuslavorista, che lo pone al crocevia tra le persistenti istanze di tutela del lavoro e le pressanti e mutevoli esigenze connesse al mondo dell'impresa.
Nonostante il declino strisciante e la progressiva erosione che hanno investito il sistema delle garanzie lavoristiche negli ultimi anni, alla fine probabilmente l'inderogabilità rimane un principio intramontabile, sia legale sia contrattuale, caratterizzante il diritto del lavoro, su cui il dibattito scientifico non si sopisce (1). Piuttosto, le modifiche legislative insieme con le scosse di assestamento innescate dal sistema globalizzato richiedono una certa dose di consapevolezza della relatività storica che connota uno dei principi fondamentali del diritto del lavoro (2), tale da consentire adattamenti ermeneutici di salvaguardia degli interessi superindividuali implicati. Sulla scorta della sempre attuale lettura ...
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