Occorre premettere che la presente sentenza verrà redatta secondo i canoni dettati dall'art. 132 c.p.c. e 118 disp. att. c.p.c., così come modificati dalla L. 69/2009, e cioè limitandosi alla concisa esposizione della ragioni di fatto e di diritto della decisione, locuzione quest'ultima interpretata come estrinsecazione dell'iter logico giuridico seguito per addivenire alla decisione, che può prescindere dal dar conto di tutte le questioni prospettate dalle parti ove non costituiscano premesse logicamente e giuridicamente necessarie.

La. Do. con ricorso in opposizione ex articolo 615 comma 2 c.p.c. si opponeva all'atto di pignoramento presso terzi di Equitalia Nord s.p.a. dei crediti vantati dall'odierno opponente nei confronti della società Pac Service s.p.a. per prestazioni professionali. Eccepiva, in primo luogo, il mancato rispetto del limite del quinto di pignorabilità delle somme percepite a titolo di stipendio, e in secondo luogo, l'illegittimità dell'atto di pignoramento avente a oggetto debiti futuri e meramente eventuali del terzo nei confronti dell'esecutato.

Domandava quindi preliminarmente a questo Giudice di sospendere l'efficacia esecutiva del titolo e del precetto.

Si costituiva in giudizio Equitalia Nord s.p.a., rilevando come all'atto del pignoramento non fosse a conoscenza del fatto che il debitore esecutato nel 1990 avesse stipulato con il terzo Pac Service S.p.a. un contratto di agenzia e che, quindi, dovessero trovare applicazione le limitazioni alla pignorabilità dello stipendio. Dichiarava, pertanto, di aver provveduto ad integrare il pignoramento presso terzi opposto con comunicazione PE. del 27.6.2016 nella quale precisava che "per il pignoramento in oggetto dovranno applicarsi i limiti di pignorabilità disposti dall'art. 72- ter del D.P.R. n. 602/1973". Quanto poi alla presunta illegittimità dell'atto di pignoramento avente ad oggetto debiti futuri e meramente...