Con il ricorso principale in epigrafe, il sig. Me., in proprio e quale consigliere della FIALP Cisl, ha chiesto l'annullamento, previa sospensione, del messaggio INPS n. 5915 del 24.9.2015, con il quale è stato comunicato al personale ispettivo interessato al passaggio nei ruoli amministrativi di presentare alla sede di appartenenza apposita istanza compilata e sottoscritta irrevocabilmente entro il 24.10.2015, nonché del messaggio INPS n. 5970 del 28.9.2015 che prevede l'attribuzione della qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria agli ispettori degli istituti.

Parte ricorrente, con un primo motivo, solleva il dubbio circa la legittimità costituzionale del d.lgs. n. 149/2015 in quanto emanato in contrasto con l'art. 14 comma 2 della legge 400/1988 che stabilisce che: "l'emanazione del decreto legislativo deve avvenire entro il termine fissato dalla legge di delegazione; il testo del decreto legislativo adottato dal Governo è trasmesso al Presidente della Repubblica per la emanazione almeno venti giorni prima della scadenza".

Dunque, secondo la tesi di parte ricorrente, il termine per l'adozione del d.lgs. n. 149 doveva essere il 16 settembre 2015; e tuttavia il decreto legislativo in questione è stato pubblicato il 23 settembre 2015 quindi il termine per esercitare la delega era scaduto con il conseguente vizio di eccesso di delega da sollevare davanti alla Corte Costituzionale.

Con un secondo motivo del ricorso principale parte ricorrente censura il messaggio dell'INPS 005915 del 24.9.2015, con cui si invita il personale a formulare l'istanza di inquadramento nei corrispondenti profili amministrativi, attribuendo alla data del 24.10.2015 carattere perentorio e irrevocabile, laddove gli articoli 5,6 e 7 del d.lgs. 149/2015 condizionano l'attività e l'organizzazione dell'Ispettorato nazionale costituendo e la fase successiva di inserimento del personale ispettivo in...