La pronuncia oggetto di commento ripercorre in modo significativo alcuni punti fondamentali della dir. 96/71/CE sul distacco, in particolare con riferimento al bilanciamento desiderabile tra il rispetto dei diritti dei lavoratori e la garanzia della leale concorrenza tra imprese operanti nel mercato europeo, nel caso di specie la società polacca dotata di una succursale in Finlandia.
Il tema della prestazione di servizi transfrontalieri rimane controverso, soprattutto sul piano delle conseguenze sui diritti dei lavoratori e sui diritti sindacali a tutelarli (C. giust. 18 dicembre 2007, C-341/05, Laval, GCost, 2008, I, 498, nt. Patruno; C. giust. 3 aprile 2008, C-346/06, Dirk Rüffert Land Niedersachsen, q. Riv., 2008, II, 479, nt. Brino), come dimostrano le pronunce giurisprudenziali che si sono susseguite oltre che l'acceso dibattito intercorso nella dottrina giuridica (v. S. Deakin,The Lisbon Treaty, the Viking and Laval judgments and the financial crisis: in search of new foundations for Europe's «social market economy», in Lisbon Treaty and social law, a cura di N. Bruun - K. Lorcher - I. Schomann, Hart Publishing, 2012, 19; si v. anche, tra gli altri, M.V. Ballestrero,Le sentenze Viking e Laval: la Corte di Giustizia «bilancia» il diritto di sciopero, LD, 2008, 371; M. Corti, Le decisioni Itf e Laval della Corte di giustizia: un passo avanti e due indietro per l'Europa sociale, q. Riv., 2008, II, 249 ss.; M. Pallini,Il caso...
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